A ‘mpepat e cozz…un atto d’amore

18 Giugno 2016lericettediluci2015

A ‘mpepat e cozz…un atto d’amore!!!! Vi starete chiedendo il motivo di questo titolo…o forse non ve lo starete chiedendo ma io ve lo racconto lo stesso.  Ho sempre amato profondamente le cozze e soprattutto l’impepata…mi ricorda l’estate, le cene con gli amici ed i pranzi in riva al mare. Il sapore delle cozze unito al pepe e al limone non riesco a spiegarlo a parole ma è davvero godurioso. Per non parlare del sughetto che rimane in fondo al piatto che merita una bella “scarpetta”. Nonostante sia un piatto molto semplice da preparare, mi accingo a preparlo in casa davvero raramente preferendo sempre gustarle in un ristorantino in riva al mare accompagnato da un calige di vino bianco gelato. Il motivo è che sono veramente impegnative da pulire perché, crescendo sugli scogli, vanno pulite accuratamente una per una per eliminare i denti di cane e gli “stropponi”.

impepata di cozze 2
Per questo motivo quando le cucino in casa, lo faccio sempre per rendere felice qualcuno a cui voglio molto bene, dedicandogli questo atto d’amore.

In questo caso l’ho preparata in occasione della Giornata Nazionale dell’Impepata di Cozze di cui è Ambasciatrice Sara Sguerri del Blog Pixeliciuous. Sara è un’amica e una persona a cui voglio bene quindi mi sono armata di buona volontà e guanti in lattice e mi sono messa al lavoro perché ci tenevo ad essere presente alla sua giornata. Non mi dilungherò molto nel raccontarvi delle cozze perché ci ha già pensato Sara nel suo articolo.

Le cozze sono molluschi bivalve, chiamate anche “mitili” nelle regioni del nord e “cozze” nelle regioni del Centro Sud. La conchiglia della cozza è di colore nero con delle sfumature violacee mentre l’interno è di colore madreperla. Sulla conchiglia notiamo dei cerchi concentrici che rappresentano le fasi della crescita della cozza.  Vive attaccata agli scogli tramite un filamento che si chiama “bisso”, che a Napoli si chiama lo “stroppone” che ha lo scopo di mantenerla attaccata allo scoglio.

L’impepata di cozze ha origini povere nonostante si racconti, per esempio, che il Re di Napoli, Ferdinando I di Borbone, ne andasse matto. In passato è sempre stato considerato un piatto povero fino a quando il cuoco salentino, Vincenzo Corrado, non la inserì tra le ricette de “Il Cuoco Galante”, libro scritto nel 1773 e contenente tutti i piatti da cucinare per le tavole degli aristocratici.

impepata di cozze 3

A ‘mpepat e cozz…un atto d’amore

Cozze

Spicchi d’Aglio (considerate 2 spicchi per ogni chilogrammo di cozze)

Olio extra vergine d’oliva  (considerate 4 cucchiai per ogni chilogrammo di cozze)

Pepe nero q.b. 

Prezzemolo

Scaldate l’olio in una pentola tipo tegame o comunque in una pentola che riesca ad ospitare tutte le cozze che dovete preparare. Aggiungete gli spicchi di aglio puliti e fateli rosolare. Aggiungete le cozze dopo averle pulite accuratamente e lavate. Come ho scritto nell’introduzione state attenti ad eliminare tutti gli “stropponi” e tutti i denti di cane presenti sul guscio.  Aggiungete le cozze e copritele con un coperchio. Fate cuocere senza alzare il coperchio per circa 3 minuti dopodiché mescolate le cozze e rimettete il coperchio. Quando, dopo pochi minuti le cozze saranno tutte aperte, cospargete di pepe nero e di prezzemolo sminuzzato e mescolate.

Servite le cozze accompagnandole con del pane ben cotto e degli spicchi di limone. Aggiungete sulle cozze il sughetto, filtrato, che avranno sprigionato per concedervi una gustosissima scarpetta.

Se mentre le mangiate, vi capita di trovare delle cozze chiuse, non le aprite ed evitate di mangiarle.

Impepata di cozze 4

Fonti

http://www.alimentipedia.it/cozze.html

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