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𝕃𝕦𝕔𝕚𝕒 𝕄𝕖𝕝𝕔𝕙𝕚𝕠𝕣𝕣𝕖
Tanti ma tanti anni fa mentre organizzavamo le vac Tanti ma tanti anni fa mentre organizzavamo le vacanze estive, il mio Tesoruccio mi dice “ma perché non ce ne andiamo qualche giorno in Alto Adige? Così ti faccio visitare i luoghi dove è nata mia mamma”.
Devo ammettere che la prima cosa a cui ho pensato è stata “La montagna ad agosto?? nooooo…..io voglio andare al mare…abbandonarmi su un lettino e diventare nera carbone…assolutamente la montagna no…”. Erano i primi tempi del nostro fidanzamento ed ovviamente non ho detto questo ma “Certamente Tesoruccio!!!”. E poi ero molto curiosa di vedere questi posti di cui mi aveva tanto parlato…certo..se ci fosse stato il mare sarebbe stato meglio!!

Avete presente la scena di Totò e Peppino che arrivano a Milano? Beh, più o meno…. La mia valigia, preparata con la mente di una napoletana che in estate non era mai andata oltre i 400 metri di altezza, è risultata praticamente inutile…e la giacca che ho selezionato inadeguata tanto che ho dovuto acquistarne una “tecnica”.
Ebbene???? Starete pensando che è stata una vacanza disastrosa? Assolutamente no..perché mi sono letteralmente innamorata…subito…non appena abbiamo lasciato l’autostrada per addentrarci nelle strade di montagna. Alla prima casetta con i fiori ai davanzali ero già appiccicata al finestrino totalmente incantata….
Io mi sono sentita subito bene…

Passeggiando tra le montagne e pranzando nei rifugi mi è capitato di vedere questi maccheroni molto spesso, serviti agli altri tavoli, usciti fumanti nella padellina…e giorno dopo giorno i miei sensi hanno deciso che non potevano non provare questo piatto!!!!! E così…l’ho assaggiata…cucinata da un cuoco la cui cucina è a mio avviso la migliore tra quelle che ho assaporato in questi anni. E poi l’ho ripresa ancora….e ancora….a quel punto dovevo capire…sentire il gusto di insieme e capire gli ingredienti…per il blog ovviamente 

Ecco quindi i miei Maccheroni alla Pastora che non hanno la pretesa di essere uguali a quelli. Esistono varie versioni, ognuno la cucina in un modo diverso, qualcuno ci mette anche i piselli.
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🔴Vi lascio quindi la ricetta in BIO🔴
Oggi voglio raccontarvi di quelle ricette che fann Oggi voglio raccontarvi di quelle ricette che fanno parte di tutti noi; quelle che prepariamo spesso, quelle che facciamo anche ad occhi chiusi; quelle che ci piace cucinare quando dobbiamo festeggiare qualcosa o quando vogliamo coccolarci dopo una notizia triste o una settimana difficile: la treccia dolce
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Adoro la treccia dolce e, su questo blog, ne ho più di una. Quando voglio festeggiare qualcosa preparo le polpette rigorosamente fritte e ne mangio un paio già mentre le friggo sorseggiando un calice di vino…se bisogna festeggiare tutto è concesso!!! Quando sono triste mi piace il passato di verdure con la pastina piccola, il Philadelphia e un filo di olio extra vergine di oliva. Lo so che vi sembra un pasto già triste di per se e avreste immaginato qualcosa di molto godurioso per sconfiggere la tristezza ma non sapete quanto mi coccola questo piatto!!!
Quando sono molto giù impasto. Impastare mi rilassa. C’è qualcosa di magico che avviene quando la farina incontra il latte, il lievito e tutti gli altri ingredienti e osservare la sua trasformazione mi rilassa.
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In questo ultimo periodo ho impastato molto. Chiusa nella mia cucina, la farina e il lievito mi hanno aiutato molto. Ho impastato da sola lasciandomi andare ai pensieri cercando di darmi tante risposte a quello che sta succedendo...tanta rabbia e tanti momenti un pó cosi che con un poco di zucchero fanno andare almeno giù la pillola❤️
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 E’ una preparazione che fa parte delle mie ricette di sempre. Nasce da una ricetta Bimby scovata da mia madre appena acquistato il suo Bimby e la prepariamo ormai da anni sia in versione dolce che salata. A differenza di molti altri impasti di brioches non ha bisogno di essere impastata per ore. L’ho fatta con il Bimby, con la planetaria e anche a mano e viene sempre bene!!!! L’ho preparata la scorsa settimana con una buonissima marmellata di visciole ma l’ho provata anche con la Nutella, con la crema e in versione salata diminuendo la quantità di zucchero ed aggiungendo un cucchiaino di sale.
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Lascio il link della ricetta in bio anche a voi...❤️
Buon lunedì a tutti…oggi voglio condividere con Buon lunedì a tutti…oggi voglio condividere con voi una ricetta super semplice ma buonissima: Le Patate ai 4 formaggi !!!!
Fino a qualche anno fa non mangiavo il Gorgonzola. Anzi, per essere onesti, lo rifuggivo proprio. L’idea di dover mangiare qualcosa che contenesse muffa mi dava i brividi. Come dice mio marito io sono particolarmente “azzeccata” con le scadenze e con il cibo. Quando vado a fare la spesa sono peggio di un chirurgo..controllo ogni singola scadenza, prendo le cose dal banco frigo selezionando l’oggetto che è più indietro perchè il mio cervello ha deciso che si conserva meglio.

Quando metto in ordine la spesa metto tutto in frigo ache se devo usare qualcosa dopo 5 minuti…insomma sono forse un caso clinico ma questa cose mi mettono tranquillità. Lo so…state ridendo…ma credo che ognuno abbia le sue fisse e mi poteva andare molto peggio. 

Tornando al gorgonzola tutto è cambiato 16 anni fa quando ho incontrato mio marito. Dovete sapere che lui è un amante del gorgonzola e infatti la sua pizza preferita è la 4 formaggi. Quando la ordina in pizzeria chiede sempre “lo mettete il gorgonzola vero?”..se gli rispondono di no lui cambia pizza!
E così…pizza dopo pizza…chiacchiera dopo chiacchiera, complice anche la sua capa tosta, un bel giorno ho assaggiato il gorgonzola!!!! e da lì è stato colpo di fulmine…mi sono innamorata del gorgonzola (e vabbè si…anche di lui

Da allora ogni scusa è buona per usarlo in cucina e non solo! Durante questo ultimo anno abbiamo persino creato la nostra pizza preferita: quattro formaggi piena di gorgonzola con aggiunta di salame piccante!!!
La scorsa settimana ho deciso di preparare una cena speciale per le ultime due puntate di LOL: se non lo avete visto provvedete subito perché le risate sono assicurate e in questo momento è un vero e proprio toccasana!!!
Ho quindi preparato queste Patate ai 4 formaggi!!!
Vi lascio alla ricetta che è di una semplicità disarmante ed è anche molto rapida!!!!
Buona domenica a tutti!!!!! Oggi, nonostante la pi Buona domenica a tutti!!!!! Oggi, nonostante la pioggia e il cielo grigio, mi sono svegliata di buonumore e ho quindi deciso di condividere con voi la ricetta di questa ciambella preparata qualche giorno fa.
Quest’anno a Pasqua mi è arrivato un buonissimo uovo di Pasqua al cioccolato al latte. Adoro il cioccolato al latte mentre non amo per niente quello fondente. Ogni volta che andavo a cena da mia mamma, a fine cena, mi proponevano un pezzettino di cioccolato extra fondente nero…dicono che fa bene!! Io non lo ho mai mangiato perchè il cioccolato fondente mi lascia una brutta sensazione alla bocca. Riesco a mangiarlo solo nel tortino dal cuore caldo e qualche volta il Pocket coffee.
Ho invece una vera e propria passione per il cioccolato al latte. Pur non essendo un’amante dei dolci al cioccolato al latte proprio non riesco a resistere. E così, complice l’uovo enorme arrivato a Pasqua e la zona rossa, dal giorno di Pasqua mi ritrovo a pizzicare nella carta blu piccoli pezzetti di cioccolato e  a ritrovarmi la sera piena di sensi di colpa.
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Ho deciso quindi di concedermi qualcosa di dolce solo nei miei giorni di festa. Ma per farlo vi renderete conto che dovevo eliminare l’uovo di Pasqua che mi guardava dal tavolo del salone. L’ho trasformato in una ciambella morbidissima e così, durante il weekend appena trascorso, mi sono concessa il mio sgarro sotto forma di ciambella!!!!!! Sono furba, eh?????
Vi lascio a questa ricetta!!!! Immagino che alcune di voi abbiamo ancora residui di uova di Pasqua!!!! Che aspettate…concedetevi il vostro sgarro dolce!!!!!!
#riciclocreativo #riciclouovadipasqua #ricettedelriciclo
Come state trascorrendo i vostri weekend in zona r Come state trascorrendo i vostri weekend in zona rossa o arancione❓⁉️❓
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Noi siamo rossi (eternamente rossi😟😟😟) e io trascorro i miei weekend principalmente a casa dedicandomi a tantissime cose: blog...serie tv...lettura...pulizie e qualche volta sto anche stirando😂😂😂😂 (ho appena terminato una pila enorme e sono molto 🙃)
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La mattina presto mi metto le scarpette e cammino...cammino tanto...mi piace farlo nel silenzio della mattina e mi rilassa tanto farlo!❤️❤️ 
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e poi mi dedico alla spesa! nell’ultimo anno ho iniziato ad apprezzare tutte le botteghe sotto casa...mi piace il rapporto umano che si crea e posso dire che ormai vedo più il mio macellaio e la sua famiglia che la mia😅😅😅😅...ci facciamo tantissime chiacchiere!!
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domani è domenica e ho deciso che mi dedicherò ad un primo piatto di mare...non so ancora cosa cucinerò perché mi ispirerò davanti al banco del pesce domani mattina...quindi, se siete curiosi, seguitemi nelle storie😜😜😜
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nel frattempo vi lascio la ricetta di questi ravioli ripieni di ricotta e cozze r conditi con pesce e tarallo sbriciolato...una bontà!!!! 
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🍝LINK IN BIO🍝
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#primipiattiitaliani #ravioli #ricette #easyrecipes #pastafattaincasa #pastafresca
“Se ho fame me la fate passare, se non ho fame m “Se ho fame me la fate passare, se non ho fame me la fate venire…Calmano la fame…. Stuzzicano l’appetito… pizzette Catarì, ora L’ho capito !”
Giorgio Bracardi, dietro una semplice scrivania, presentava le Pizzettine Catarì!!!! Allora la pubblicità era molto diversa da oggi. Eppure era già incredibilmente incisiva al punto che, ancora oggi, mi vengono in mente alcuni spot che fanno parte della mia infanzia e adolescenza.
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Erano gli anni ottanta. Quello scatolo dal packaging semplicissimo fece impazzire tutti perchè al primo assaggio te ne innamoravi e, come diceva Bracardi, la fame la facevano passare se la avevi e la facevano venire se le mangiavi. Penso di averle desiderate spesso. Mia madre non ha mai amato acquistare cose confezionate e, poiché era a casa con noi, ci ha sempre preparato lei la merenda. Non ricordo all’epoca aperitivi in casa…forse non si portavano…e, almeno a casa mia, mangiare fuori pasto era una cosa che “spezzava l’appetito”.
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Credo che da questo nasca il mio palato salato. Eh si, perchè io non amo i dolci. Nutro profondo affetto per i ciambelloni e i dolci da colazione perchè mi fanno pensare alla famiglia e alla coccola di svegliarsi con l’odore del dolce appena sfornato. La cucina sa essere incredibilmente romantica e i piccoli gesti che facciamo per cucinare per chi amiamo sono incredibilmente gratificanti.  Se devo scegliere vado sempre sul salato e forse le Pizzettine Catarì sono state fondamentali e hanno sviluppato questa mia propensione al salato.
E così, soprattutto in questo periodo in cui il tanto amato aperitivo di noi “giovani” viene fatto in casa, ho iniziato a preparare grissini, crackers e tarallini. Le Pizzettine Catarì le avevo rimosse. Erano custodite nel mio emisfero dei ricordi.

Quando la mia amica Sara del blog Pixelicious le ha pubblicate ho iniziato a fissare inebetita lo schermo. Il flusso dei ricordi si è messo in moto e ho sentito nella mia mente la voce di Bracardi ricordandomi la pubblicità. Ho pensato subito a quel gusto unico e a quel parmigiano croccantino della base.
E quindi le ho fatte!!!!!

Che dire….sono squisite!!!!!!
Voi le ricordate???? oggi è venerdì e l’aperitivo in balcone ci sta tutto!!!!
Un paio di anni fa chiacchieravo con Valentina che Un paio di anni fa chiacchieravo con Valentina che mi teneva compagnia nel percorso a piedi verso casa.
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Quel giorno aveva preparato, complice un barattolo di Nutella che la guardava dalla credenza quasi a dirle “Vieni, Vieni…che ti costa”, dei fantastici biscotti “semplici, veloci e super gustosi”: i Nutellotti.
Il caso ha voluto che quel giorno avevo bisogno di qualcosa di buono e di gratificante e dalla sua descrizione ho subito inteso che si trattava di una preparazione veloce che faceva al mio caso.
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La nostra conversazione ha subito preso la piega di quella famosa pubblicità “Ho un certo languorino….ho voglia di qualcosa di buono“.
No, il mio interlocutore non era Ambrogio e io non avevo uno splendido tailleur giallo con cappello coordinato ma le mie solite duecento buste e trecento cose da fare. Ma, quando mi scatta la voglia di qualcosa di buono, non mi ferma niente figurarsi se mi viene nominata la Nutella.
Mentre mi descriveva la preparazione dei Nutellotti ho iniziato subito a sentirmi meglio. Neanche il traffico e la stanchezza mi hanno distolto dal pensiero di prepararli.
Non sono amante dei dolci ma alla parola Nutella mi desto sempre e si può dire che è l’unica cosa dolce alla quale rinuncio con molto sacrificio…emhhhh..e alle volte a dire il vero non ci rinuncio per niente.
Ho iniziato a tempestarla di domande. Chiacchierando chiacchierando, passando dalle istruzioni su come praticare il foro sul nutellotto (“Hai presente il manico della cucchiarella…quella media però??? aspè ti dico il diametro del manico”); ai miei momenti di silenzio (” aspetta che non ti sento, sono sotto la grotta ma aspettami”) sono arrivata a due passi dal supermercato e a quel punto non ho esitato: sono entrata e ho comprato il barattolone di Nutella.
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da allora ogni tanto me li concedo...sono buonissimi e sono super facili ma soprattutto veloci!!! 
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non vi resta che prepararli!!! 
🍫LINK IN BIO🍫
Mia nonna, di cui porto orgogliosamente il nome, n Mia nonna, di cui porto orgogliosamente il nome, non cucinava molto spesso cose elaborate per due motivi. Il primo è che preferiva piatti leggeri e semplici cucinati con ingredienti di prima qualità; il secondo è che suo marito, mio nonno, era primo chef di un grande albergo di Napoli. Per il secondo motivo non cucinava spesso soprattutto da quando il nonno era andato in pensione. In cucina comandava Lui, rigoroso, preciso e sempre perfettamente organizzato…difficilmente capace di darti una ricetta scritta perchè lui la cucina l’aveva nel sangue sin da piccolissimo; prima cuoco presso le famiglie nobili napoletane e poi primo chef di hotel di lusso. Lui era il mio amato “Monsù”…ma questa è un’altra storia.
Lei, donna allegra, moderna per i tempi e piena di vita aveva alcuni piatti che le riuscivano divinamente, persino meglio di Lui.
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Erano i genitori di mio padre. Eh si, erano, perchè purtroppo ci hanno lasciato qualche anno fa…ma hanno vissuto a lungo e mi ritengo fortunata perchè li ho goduti fino ad età adulta. Pur avendo vissuto quasi tutta la vita a Napoli, erano abruzzesi e di cucina abruzzese ne capivano e come. Nativi di un piccolo paesino famoso per essere la Patria dei Cuochi.
Uno di questi piatti erano le Pallotte Cac’e ove. Le faceva morbide al punto giusto, saporite al punto giusto, con la quantità di sugo perfetta.
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vi lascio gli ingredienti qui ..per il procedimento LINK IN BIO
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Ingredienti per le pallotte
250 g di pane raffermo
50 g di parmigiano grattugiato
100 g di pecorino grattugiato
2 uova intere
un pizzico di sale
prezzemolo tritato
latte per bagnare il pane
olio da frittura

per il sugo
400 g di pomodoro passato
200 g di pomodori freschi da sugo
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio
1/2 cipolla
sale
Vi capita mai di svegliarvi la mattina e di pensar Vi capita mai di svegliarvi la mattina e di pensare a quanto siete fortunate??? non parlo della fortuna di avere un lavoro che vi piace o di aver ottenuto una promozione ma della fortuna di avere le piccole cose e di essere grate per questo.
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A me capita spesso…quando mi sveglio con calma e mi aggiro in casa assaporando il silenzio della mattina; quando vado al bar sotto casa e incontro tante persone che ti augurano una buona giornata con il sorriso sulle labbra; quando chiacchiero con il mio nipotino che mi dice “Zia, tra poco ci vediamo e giochiamo insieme”; quando mio marito di ritorno dalla corsa mattutina mi sveglia con un bacio a mi porta la colazione a letto; quando la mia mamma mi chiama solo per chiedermi se sto bene; quando la domenica mi metto in cucina e preparo il pranzo per la famiglia; quando mi prendo del tempo per me stessa; quando scatto una foto; quando incontro le amiche e passiamo del tempo a ridere con le lacrime.
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Credo che tutti noi dovremmo concentrarci di più sulle piccole cose che sono le più grandi che si possa avere. Perchè potremmo anche ottenere promozioni, guadagni, menzioni particolari ma sono i piccoli gesti, quelli che vengono dal cuore, a renderci veramente felici. Tutto il resto serve, lungi da me negarlo, ma non è sufficiente a regalarti un sorriso sincero.
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Questo piatto, a mio avviso, racchiude la semplicità di cui parlo.
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E con questi pensieri ho trascorso la Pasqua in zona rossa...nella speranza che siano state le ultime feste trascorse lontano da chi amo...mi godo questo piatto e assaporo il loro gusto sperando di poter condividere presto questa bontà 😍😍😍😍
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